Avete presente quante volte abbiamo sentito dire che ai bambini non bisogna dire con troppa insistenza di non fare una cosa perché, in questo modo, li si spinge a farla?
Ecco, uno studioso ha costruito una teoria su questo principio non riferendosi ai bambini ma, bensì, a tutti noi.
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- LOOMEN STUDIOflipped into Atteggiamento e comportamento
Cosa succede quando siamo incoerenti rispetto ad un’azione che siamo soliti compiere e al ragionamento logico che, di solito, saremmo pronti a fare?
La teoria della dissonanza cognitiva di Leon Festinger (1957) formula uno schema che esemplifica le modalità attraverso cui, a volte, siamo portati a tacere le nostre contraddizioni interne o a risolverle.LOOMEN STUDIOflipped into Atteggiamento e comportamentoDagli anni Cinquanta, ancor prima delle elaborazioni di Fishbein ed Ajzen, si affacciano sul panorama della psicologia sociale i primi studi relativi alle dinamiche di cambiamento riguardanti gli atteggiamenti e i comportamenti.
LOOMEN STUDIOflipped into Atteggiamento e comportamentoLa terza ed ultima elaborazione proposta da Ajzen, finalmente, considera un elemento che riassume molte delle possibili dinamiche individuali che, nel compiere un comportamento o nell’assumere un atteggiamento, si riferiscono a meccanismi irrazionali. Le critiche mosse per i primi due modelli, tacciati di razionalismo, quindi, trovano una risposta in questo ultimo modello che compendia sufficientemente le mancanze dei precedenti.
LOOMEN STUDIOflipped into Atteggiamento e comportamentoDue anni dopo la pubblicazione della teoria dell’aspettativa-valore Fishbein e Ajzen produssero la “teoria dell’azione ragionata”. Gli studiosi, partendo dal presupposto che definire l’esistenza o meno di una relazione diretta tra atteggiamento e comportamento sia una aspirazione troppo ampia, conducono un’analisi che si propone essenzialmente di capire quando e perché in determinate occasioni questa relazione esista effettivamente.
LOOMEN STUDIOflipped into Atteggiamento e comportamentoIl primo modello che tenta di schematizzare la formazione negli individui di determinati atteggiamenti è la “teoria dell’aspettativa-valore” che, prendendo spunto da un modello probabilistico degli anni Sessanta, viene concepito dapprima da Fishbein e successivamente in collaborazione con Ajzen (nel 1975).
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